È rappresaglia: 80 morti nell’attacco notturno dell’Iran alle basi USA in Iraq

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di Salvo Barbagallo

 

La frittata è bella e servita: ottanta vittime e oltre 200 feriti nell’attacco notturno dell’Iran alle basi USA di Al-Assad ed Erbil. Questo il primo consuntivo dell’inizio della “vendetta” iraniana, con l’operazione “Soleimani Martire” dopo l’eliminazione del generale Qassem Soleimani con missili lanciati da un drone statunitense nei pressi dell’aeroporto di Baghdad. Una rappresaglia prevedibile che è scattata ad appena una settimana dall’azione americana. Le vittime sarebbero tutte delle forze armate irachene, nessun americano colpito, l’installazione militare di Al-Asad sarebbe stata completamente distrutta. Ad Erbil il personale del contingente militare italiano facente parte della Coalizione di stanza in Iraq non ha subito alcun danno trovandosi nei bunker per sicurezza, mentre i militari di stanza a Baghdad sarebbero stati trasferiti in zone meno “calde”. Sono novecento le unità italiane presenti in Iraq facenti parte della coalizione anti Daesh a guida statunitense.

È questa la prima rappresaglia effettuata con Cruise e missili balistici a corto raggio lanciati dal territorio iraniano. Da Teheran il corpo delle Guardie Rivoluzionarie Iraniane ha annunciato come “la feroce vendetta” per l’uccisione del generale Soleimani è iniziata ma seguiranno azioni ancor più devastanti se gli Usa dovessero decidere di rispondere. “Se l’Iran dovesse essere attaccato sul suo territorio Dubai, Haifa e Tel Aviv verranno colpite. i Pasdaran attaccheranno anche ogni regione che servirà da piattaforma per aggressioni Usa. In Iraq, dunque, è scontro aperto e l’offensiva è passata di mano, ma ultime notizie, non ancora confermate, annunciano che caccia statunitensi dopo l’attacco alle basi di Al-Assad ed Erbil sono in volo sulla Siria.

Si mostra tranquillo il Presidente americano Donald Trump, che subito dopo essere stato informato dell’azione iraniana, ha dichiarato: Fin qui tutto bene! Abbiamo di gran lunga le truppe più forti e meglio equipaggiate al mondo. Il Consiglio di Sicurezza USA è stato convocato con urgenza.

L’attacco missilistico è stato rivendicato dai Pasdaran, il Corpo delle guardie della Rivoluzione islamica: La feroce vendetta della Guardia Rivoluzionaria è iniziata.

Ieri, intanto, a Bruxelles l’argomento principale dell’incontro dei ministri di Francia, Germania, Italia e Regno Unito è stato quello concernente la grave situazione in Libia: l’Alto rappresentante Josep Borrell ha affermatoE’ stata una buona opportunità per esprimere un forte sostegno al processo di Berlino e sottolineare le nostre preoccupazioni sulla Libia. Chiediamo uno stop immediato a ulteriori escalation e alle interferenze esterne negli ultimi giorni. Abbiamo chiesto un cessate il fuoco ma anche di fermare l’escalation e le interferenze esterne che sono aumentate negli ultimi giorni ed è ovvio che si fa riferimento alla decisione turca di intervenire in Libia che noi rigettiamo e che fa aumentare le nostre preoccupazione”.

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